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La cessione ha, ad oggetto, il complesso aziendale denominato “TERME DELL’ASPIO” così come sotto descritto. Il complesso aziendale è costituito da beni immobili, beni mobili e del contratto di gestione dei servizi sottoscritto con la società I.M.N.T. Terme dell’Aspio S.r.l, nonché della possibilità di sfruttamento delle acque termali di cui alla Concessione Mineraria denominata “Dell’Aspio” rilasciata alle Terme dell’Aspio S.r.l. con Decreto del Presidente della Regione Marche n. 5493 del 19/07/1990 e trascritta presso l’Ufficio Provinciale del Territorio, Servizi di Pubblicità Immobiliare al R.P. 9525 del 20/09/1990. Il contratto di gestione di servizi tra le Terme dell’Aspio S.r.l. e la società I.M.N.T. Terme dell’Aspio S.r.l., stipulato il 16/05/2012, con durata pari a dodici anni, è stato rinnovato in data 16/05/2024 per ulteriori dodici anni, con canone annuo iniziale di Euro 30.000,00 ridotto ad Euro 12.000,00 annui dal 08/01/2015.
Tra i beni ricompresi nell’alveo del complesso aziendale viene ceduto, altresì, l’impianto fotovoltaico di potenza pari a 368 kW.
Nella cessione del complesso aziendale non sono ricompresi i crediti vantati dalla procedura verso terzi né i debiti maturati dalla procedura verso terzi come indicato nella perizia di stima allegata a cui si rinvia.
Le Terme dell’Aspio sono dotate di quattro sorgenti di acqua salsobromoiodica storiche (i cosiddetti “pozzi”), tuttora attive e regolarmente autorizzate, salvo altre dislocate nell’area di coltivazione della Concessione Mineraria denominata “Dell’Aspio”. La Concessione Mineraria ha durata trentennale, a norma del Decreto Legislativo 152 del 3 aprile 2006 entrato in vigore in data 29/04/2006 (T.U. Ambiente), la cui prima scadenza è prevista per il 2036 rinnovabile automaticamente di ulteriori 30 anni a norma dell’art. 15 della L.R. 32/1982 Regione Marche (Disciplina della ricerca, coltivazione ed utilizzazione delle acque minerali e termali della Regione Marche).
La Concessione si estende su una superficie originaria complessiva dell’area di coltivazione pari a ha 7.22,91. Tale area dovrà essere oggetto di nuova perimetrazione a cura dell’aggiudicatario.
I quattro pozzi principali, dotati di autorizzazione ministeriale, sono i seguenti:
- Sorgente S. Maria: bibita in situ, nulla osta Ministero dell’Interno del 09/07/1927;
- Sorgente Regina Coeli:
bibita in situ, nulla osta Ministero dell’Interno del 09/07/1927
Autorizzazione per terapia inalatoria
Decreto Min. San. N. 2603 del 05/09/1989
DPGR n. 93 del 17/01/1990
- Sorgente Nuovo: bibita in situ, nulla osta Ministero dell’Interno del 09/07/1927;
- Sorgente Forte: bibita in situ, nulla osta Ministero dell’Interno del 09/07/1927.
Le pertinenze, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 32/1982 a servizio della Concessione sono:
- n. 5 pozzi situati nella parte storica dell’area di coltivazione;
- n. 3 pozzi sondaggio di nuova realizzazione, autorizzati con DGR 3822 del 16/12/1996 ricadenti nell’area di coltivazione ove è stato realizzato l’impianto fotovoltaico;
- la presenza di drenaggi superficiali a servizio dei 5 pozzi storici;
- la rete di tubi di pompaggio per la mescita situata nell’edifico storico individuato con la forma di “mezza luna”;
- la rete di adduzione all’edificio cure con tutta l’impiantistica di distribuzione situato nel sottotetto e in parte nel piano terra;
- la vasca di raccolta in muratore (detta “grotta”), presente nell’edificio storico, per la conservazione e distribuzione della risorsa;
- aree di salvaguardia dei pozzi primari con aree salmastre in presenza di acqua salsobromoiodica.